Cave - Padova
La casa di Cave è stata fondata tra ottobre e novembre del 1959. Il fondatore è stato il parroco Don Attilio Brotto e ad accogliere le suore è stato il parroco Padre Bellan.
I motivi principali che hanno portato alla fondazione di una scuola dell’infanzia nel territorio di Cave sono stati i genitori preoccupati dal fatto che non sapevano a chi lasciare i loro figli durante le ore di lavoro. Quest’ultimi hanno fatto pressione presso il parroco perché cercasse di adoperarsi per la costruzione di un edificio capace di accoglierne i figli per dare loro una educazione cristiana, morale e sociale. Il problema si presentava difficile per motivi finanziari ed ecco l’intervento di sua Eccellenza Monsignor Vescovo, il quale pensò di offrire alla Superiora Generale delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio, un appezzamento di terreno per la costruzione della nuova scuola materna. Le difficoltà non mancarono ma l’opera voluta dalla comunità venne realizzata.
Intanto l’esigenza di avere subito le suore si faceva sempre più forte così che dopo alcuni accordi le suore presero possesso del vecchio edificio di via Tazzoli 25 di proprietà della defunta Amalia. I bambini erano circa 90 ospitati nel patronato maschile in attesa del nuovo edificio. L’1 ottobre del 1961 sua Eccellenza venne a Cave per l’inaugurazione della scuola materna, grande, bella e luminosa.
Domenica 8 novembre 1959 quattro suore, suor Teodosia Cognolato, suor Liduina Zaggia, suor Lia Trevisan e suor Callista Dal Ponte, vennero accolte da una grande folla di popolo e dalla banda cittadina. In chiesa durante la Santa Messa cantata padre Bellan parlò della devozione alla Madonna del Suffragio e dell’arrivo delle suore in parrocchia visto come un dono.
Ancora oggi l’opera continua con il prezioso servizio che prestano le tre suore, suor Tiziana Trentin, suor Benvenuta Buson e suor Ada Zanon. In collaborazione alle suore ci sono tre brave insegnanti laiche che amano il carisma del Padre Fondatore e lo vivono ogni giorno ricordandolo nella preghiera perché, sotto la sua protezione e quella della Beata Vergine Maria l’opera continui per il bene di tutti.